L’atto respiratorio è automatico. Non ce ne rendiamo conto, ma un adulto in condizioni normali compie tra i 16 e i 20 atti respiratori al minuto. Tutti sappiamo quanto sia importante respirare, quello che non sappiamo è che, molto spesso, non respiriamo correttamente. E che una cattiva ventilazione produce conseguenze spesso più gravi di una cattiva alimentazione. La qualità del respiro può influire su molti fattori tra cui: circolazione sanguigna, digestione, ritmo cardiaco e, tra l’altro, sulla secrezione ormonale. Diventa quindi evidente come la respirazioni influenzi il nostro organismo.
Respirare bene produce un miglioramento delle funzioni di tutti i tessuti e sistemi del corpo, poiché le cellule utilizzano l’ossigeno per produrre energia.
Una corretta respirazione porta quindi non solo ad uno stato di benessere ma, anche, ad una guarigione più veloce.
Facciamo un test.
Siamo sicuri di come funzioni l’atto respiratorio? Provate a chiudere gli occhi e ascoltare il respiro. Quando inspirate, il diaframma sale oppure si abbassa?
Nella maggior parte dei casi, la risposta è che in inspirazione il diaframma sale. Ma è errato. La nostra risposta è dovuta al fatto che percepiamo il torace muoversi verso l’alto. Mentre il diaframma, al contrario, si abbassa verso l’addome aumentando il diametro verticale del torace (per approfondire: https://sabinodebari.net/anatomia-fisiologia-del-diaframma/ ).
In estrema sintesi, quando inspiriamo succede questo:
- Il diaframma si contrae e con esso tutti gli altri muscoli inspiratori;
- Il torace amplia tutti i suoi diametri;
- Il polmone può espandersi liberamente.
Una volta compreso come dovrebbe funzionare l’atto respiratorio, possiamo fare un TEST per capire se, durante l’atto respiratorio, il nostro diaframma sta lavorando correttamente oppure no.
- Mettiamo le mani sulla parte laterale del torace (fig. A)

2. Ora cerchiamo di percepire la spinta delle costole verso l’esterno durante l’inspirazione (fig. B). La sentite?

3. Ora provate a mettere le mani sulla parte posteriore e anteriore del torace (fig. C). Si muovono durante l’inspiro (fig. D)


4. posizionate le mani sullo sterno e sulla parte superiore del torace (fig. E). Dovreste sentire il tutto muoversi solo alla fine della vostra inspirazione (fig. F). E’ così o la parte del corpo si muove già all’inizio dell’inspirazione?


Questo semplice test vi farà capire quanto e come stia lavorando il diaframma. Se i movimenti del torace sono minimi o assenti, significa che nell’atto respiratorio usate prevalentemente i muscoli inspiratori accessori e non il diaframma.
Queste attivazioni accessorie determineranno, con il tempo, l’aumento della tensione muscolare a livello della zona cervicale, delle spalle, della colonna vertebrale.
Il test sopra descritto può essere alla base di un esercizio quotidiano che stimoli il diaframma a lavorare nel modo corretto.
Se è vero che la respirazione è la base della vita, a voi la logica conclusione su quanto sia importante o meno esercitarsi nel buon respiro.
(tratto dal mio libro “CORSO BREVE DI ANATOMIA UMANA“)