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I sintomi più comuni della sindrome dello stretto toracico sono dolore e formicolio a livello del braccio, mano, spalla e collo.

Questa sindrome può essere causata dall’ostruzione o compressione della vena succlavia (forma venosa), dell’ostruzione o compressione dell’arteria succlavia (forma arteriosa), dalla compressione del plesso brachiale(forma neurogena).
Quest’ultima è in percentuale la più frequente ed è quella che più frequentemente ci troviamo a trattare.

La compressione del plesso brachiale, insieme di nervi deputato all’innervazione sensitiva e motoria dell’arto superiore, può avvenire per vari motivi. I principali sono i seguenti:

  • compressione del nervo tra il muscolo scaleno anteriore e lo scaleno medio;
  • disfunzione in posteriorità di una clavicola;
  • disfunzione della prima costa;
  • compressione causata dallo spasmo del muscolo piccolo pettorale;
  • compressione causata dallo spasmo del muscolo succlavio.

Il trattamento elitario della sindrome dello stretto toracico è rappresentato dalle tecniche di manipolazione fasciale delle tre fasce cervicali (superficiale, media e profonda), dal pompage dei muscoli che sono coinvolti nella genesi della patologia, dalle tecniche strutturali osteopatiche e dagli esercizi di neurodinamica.

tratto da “Corso breve di anatomia umana” di Sabino de Bari, ed. Erga

Per consulenze e appuntamenti: dott. Sabino de Bari, 3477434366

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