Il nervo vago, X paio dei nervi cranici, costituisce il 75% della componen- te parasimpatica. Tutte le sue funzioni sono volte a rilassare l’individuo, all’assorbimento del cibo ingerito e alla sua trasformazione in energia.
Possiamo quindi riassumere le funzioni del nervo vago come segue:
- stimola la secrezione di acido gastrico
- stimola la secrezione delle ghiandole salivari
- stimola la secrezione pancreatica ed epatica
- aumenta la peristalsi gastrointestinale e le secrezioni duodenali
- riduce la frequenza cardiaca
- contribuisce alle variazioni della pressione sanguigna
- si occupa dei movimenti della bocca, oltre che dei muscoli del parlato e della respirazione
- riceve mediante il nervo di Alderman sensazioni dall’orecchio esterno.
In certi elementi anatomici, il nervo vago ha una funzione unicamente sensitiva, in altri esclusivamente motoria, in altri ancora, sia motoria sia sensitiva.
Da queste considerazioni si evince come una ridotta funzionalità di que- sto nervo possa incidere su molteplici strutture.
Il trattamento del nervo vago
Un valido aiuto nel trattamento delle cause che possono creare una disfunzio- ne vagale arriva dalle tecniche osteopatiche come: la terapia craniosacrale, la manipolazione viscerale e le tecniche di neurodinamica. Queste tecniche andranno a migliorare e normalizzare il percorso del nervo vago e quindi gli eventuali sintomi derivati da un suo mal funzionamento.
Articolo tratto da Sabino de Bari, “Corso breve di Anatomia umana“, 2020, Erga edizioni
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Il nervo vago sarà tra gli argomenti che verranno trattati nel ciclo di 4 seminari “Equilibriamo-ci e Realizziamo-ci” condotto dal dott. Sabino de Bari e da Sonia Piaggio, operatrice Shiatsu e insegnante yoga, che si terranno a partire dal 19 settembre 2020 presso Studio Equilibra a Genova Carignano. Per maggiori info: www.studioequilibragenova.it/lenergia-delle-emozioni-nel-corpo-e-nei-meridiani/